Emergenza sanitaria ed economica in Italia: i dati Istat
L’Istat ha elaborato i dati sulle aziende e l’emergenza sanitaria. Per l’analisi sono state intervistate oltre un milione di imprese tra ottobre e novembre con riferimento al periodo giugno-ottobre. Il 68,9% è in piena attività nonostante la pandemia. Più della metà delle imprese è attiva al Nord, il 21,5% al Centro e il 25,9% nel Mezzogiorno. Tra le aree più in sofferenza ci sono quella delle attività sportive e dell’intrattenimento seguite dai servizi alberghieri e ricettivi.
Circa 73mila imprese, che pesano per il 4% dell’occupazione, hanno dichiarato di essere chiuse: 55mila prevedono di riaprire e 17mila no (l’1,7% delle imprese pari allo 0,9% degli occupati). È la fotografia scattata dal report Istat sulle imprese che hanno avuto a che fare con il Covid. Per l’analisi sono state intervistate oltre un milione di imprese tra ottobre e novembre con riferimento al periodo giugno-ottobre.
Il report sottolinea anche che il 68,9% delle imprese è in piena attività nonostante l’emergenza sanitaria, il 23,9% è parzialmente aperta, svolgendo la propria attività in condizioni limitate in termini di spazi, orari e accesso della clientela, mentre il 7,2% è chiusa.
LE TIPOLOGIE DI AZIENDE – I quattro quinti delle imprese oggetto di indagine (804mila, pari al 78,9% del totale) sono microimprese (con 3-9 addetti in organico), 189mila (pari al 18,6%) appartengono al segmento delle piccole (10-49 addetti) mentre sono circa 22mila quelle medie (50-249 addetti) e 3mila le grandi (250 addetti e oltre) che insieme rappresentano il 2,6% del totale.
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