Secondo un rapporto di Greenpeace Unicredit e Intesa San Paolo assieme alle altre banche “emettono” il doppio delle emissioni causate direttamente dall’Ilva di Taranto
Le istituzioni finanziarie – secondo quanto riportato dall’Espresso – hanno e avranno sempre più un ruolo fondamentale nella transizione energetica con le loro scelte di finanziamento. Nel 2019 le maggiori istituzioni finanziarie italiane hanno causato l’emissione di 90 milioni di tonnellate di CO2 , un volume di gas serra superiore a quello che emette tutta l’Austria in un anno.
Tra gli esempi di come le due principali banche italiane contribuiscano all’inquinamento globale, vale la pena considerare il caso della società elettrica tedesca RWE, il più grande inquinatore europeo con 120 milioni di CO2 emessa annualmente.
Nei prossimi 15 anni, fino al termine dello sfruttamento delle miniere di carbone tedesche, riceverà 2,6 miliardi di sussidi pubblici. Contestualmente Unicredit e IntesaSanPaolo contribuiscono a oltre il 70 per cento dei 490 milioni di euro con cui il sistema creditizio italiano finanzia il colosso tedesco, con il rimanente fornito dai fondi Anima e Azimut. Questo volume corrisponde al doppio delle emissioni causate direttamente dall’Ilva di Taranto

